10 maggio: a Belluno presentazione del libro "Lavorare il legno a Belluno"
Un libro che ripropone il tema del legno
Il legno, elemento essenziale allo sviluppo della civiltà (per produrre il fuoco, la clava, la ruota, le imbarcazioni, le palafitte), è ancora oggi prezioso ed insostituibile materiale per moltissime applicazioni, dall’umile cassetta da frutta al nobile strumento musicale. Per non parlare dell’inimitabile piacere fisico, ad esempio, di camminare a piedi nudi su un parquet o di annusare i molteplici aromi del legno. Infine, ma non meno importante, il legno è una delle poche materie prime rinnovabili: gli alberi ricrescono spontaneamente a tutte le latitudini abitate dall’uomo. Sono solo alcune delle suggestioni che Angelo Funes Nova, imprenditore insignito della laurea honoris causa in scienze forestali e ambientali, universalmente noto per la sua grande passione ed esperienza, propone nella sua presentazione del libro “Lavorare il legno a Belluno” curato da Michele Talo e Stefano Vietina.
Una panoramica di ciò che ruota intorno a questa risorsa fondamentale dell’economia di una provincia per molti aspetti svantaggiata (logistica, servizi, spopolamento, ecc.) che però può trovare proprio nella valorizzazione e nello sfruttamento dei boschi, di cui invece è ricca, nuove idee per uno sviluppo sostenibile. Idee sintetizzate nel sottotitolo: ambiente, tradizione, applicazioni, economia, arte e formazione. Intorno a queste parole d’ordine la Scuola del legno di Sedico, di cui il libro celebra i trent’anni di attività, ha formato generazioni di operatori nei vari ambiti della lavorazione del legno. Il volume, di 206 pagine, ricco di illustrazioni a colori, si avvale del contributo di numerosi esperti ed è articolato in quattro parti: “Lavorare nel bosco”, che analizza la fase del taglio, con le sue problematiche di selezione e modalità, la gestione forestale e il ruolo delle Regole. “Costruire con il legno”: a partire dalle segherie, dai semilavorati, dal recupero del legno antico, fino alla cultura della filiera corta. “Il legno e le sue applicazioni” apre poi il discorso sia sugli ambiti tradizionali di impiego del legno (nei serramenti, nei rivestimenti interni ed esterni, ecc.), sia sulle lavorazioni artistiche, fino all’impiego in prodotti innovativi, come l’occhiale in legno georeferenziato. L’ultima parte è infine dedicata, doverosamente, alla storia della Scuola del legno di Sedico, facendo parlare insegnanti e allievi. In appendice, un utile prontuario sulle essenze del legno: caratteristiche, usi, habitat e curiosità. I curatori, Michele Talo (direttore del Centro Consorzi) e Stefano Vietina (giornalista e docente di Sociologia dei Media all'Università di Padova), condividono la passione per la montagna e l'attenzione per le problematiche del suo sviluppo economico.