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PostHeaderIcon Il riscatto olimpico della montagna

E' la vittoria di Cortina, del gioco di squadra, del sogno e della voglia di riscatto. Ed è anche la vittoria della montagna, che lotta per il suo futuro. Una montagna che non si arrende e combatte, annotando un giorno dopo l'altro, con amarezza, i numeri dello spopolamento e della chiusura dei servizi, dai trasporti alle scuole alla sanità; ma che ogni tanto riesce a segnare anche qualche punto a proprio favore. Come in questo caso.

La vittoria è giunta con un colpo di reni finale, decisivo per l'aggiudicazione delle Olimpiadi invernali 2026. Proprio come in una gara ciclistica, che porta ad una lunga volata a due, anche se in questo caso sono le squadre che contano, Italia contro Svezia.

“Sì un gioco di squadra importante – sottolinea il sindaco Giampietro Ghedina – ad iniziare dal presidente della Regione Zaia. Il nostro è uno schema interessante che unisce due città, Milano e Cortina, complementari, e due regioni, oltre ovviamente al Coni. Il Comitato di valutazione del Cio aveva percepito la grande collaborazione, la nostra voglia e l'entusiasmo, evidenziando poi come la nostra candidatura soddisfacesse tutti gli elementi chiave per una Olimpiade. Cosa che ci faceva ben sperare per la decisione finale di Losanna, che alla fine ci ha dato ragione, anche perché non ci siamo mai adagiati sugli allori e siamo sempre stati tutti concentrati sul lavoro da fare.”

Classe 1966, Ghedina, sindaco da due anni, adesso è al centro di un bel filotto di impegni, che possono davvero dare una svolta a Cortina: dalla Coppa del Mondo, ai Mondiali 2021, alle Olimpiadi 2026. “La nostra è stata una candidatura forte perché ci siamo proposti con un progetto innovativo, low cost, sostenibile ed in linea con l'Agenda 2020 del Cio. Questa Olimpiade porterà solo vantaggi perché andiamo ad intervenire su strutture esistenti, creando un'eredità per le generazioni future incentrata sulla crescita.”

Dal 1956

Dai fasti delle Olimpiadi del 1956, Cortina d'Ampezzo ha troppo spesso vissuto di rendita. Troppo belle le montagne che la circondano, troppo grande il fascino della conca, ancora molto viva la fama consolidata a livello mondiale, per pensare di doversi rimboccare le maniche e rimettersi a correre. Poi il risveglio, repentino, in un mondo in cui il turismo, nel frattempo, si è fatto globale ed anche di memoria corta; così è stato necessario riprendere la marcia per riconquistare una leadership un po' sbiadita dal tempo.

La preparazione dei Mondiali 2021 ha dato la scossa e, sull'abbrivio, perché fermarsi? La candidatura olimpica rappresentava una nuova sfida per “aggiornare” il territorio verso un mercato del turismo che non fa sconti, perché le mete si moltiplicano e internet le mette tutte in vetrina, oggi, in contemporanea, quasi sullo stesso piano.

Una migliore organizzazione

“Lo abbiamo visto a gennaio - commenta Dino Tabacchi, già titolare della Salmoiraghi e Viganò, poi venduta alla Luxottica di Leonardo Del Vecchio – con un'organizzazione delle gare di Coppa del Mondo di sci femminile che ha segnato un netto passo in avanti rispetto agli anni precedenti. E questo fa ben sperare.”

Viabilità, infrastrutture, servizi. E' questo il nodo cruciale di tutto il grande lavoro che, iniziato con l'obiettivo Mondiali 2021, ora allarga l'orizzonte al 2026.

“Mondiali e Olimpiadi possono davvero essere l'occasione per cambiare marcia, con servizi di qualità”, commenta Alberto Zanatta, presidente di Tecnica/Nordica, un gruppo che è fra gli sponsor della Fondazione Cortina 2021. Così come sponsor è la Leitner di Vipiteno, leader nella costruzione di funivie, seggiovie, ma anche gatti delle nevi e impianti di innevamento, oltre un miliardo di fatturato a fine 2018.

L'orgoglio degli imprenditori

“Siamo orgogliosi – sottolinea il presidente Anton Seeber - di affiancare la Fondazione nel cammino che ci porterà ai Mondiali 2021 e poi alle Olimpiadi. Una grande opportunità per presentare al mondo il fascino di Cortina ed al contempo l’intraprendenza del suo tessuto economico, dagli albergatori ai commercianti, dagli impiantisti agli artigiani.” Insomma ci crede anche l'imprenditore “foresto”, che ama sciare di primo mattino con Kristian Ghedina, l'indimenticabile campione di discesa libera oggi ambassador di Cortina 2021.

“Noi stiamo con Cortina perché siamo un'azienda del territorio ed anche perché abbiamo individuato nei Mondiali un importante veicolo di promozione per i prodotti della nostra terra.” Antonio Bortoli, direttore generale di Lattebusche (400 allevatori soci, 300 addetti) ha sposato la causa della Fondazione Cortina 2021, forte anche di una tradizione che lega la sua azienda allo sci da 41 anni, con il Trofeo dedicato ai giovani. “E pensiamo alle Olimpiadi come un ulteriore traguardo, con la realizzazione di opere importanti che consentano un accesso più agevole a questo straordinaria conca.”

Giochi sostenibili

Saranno Giochi olimpici importanti per il territorio, perché i grandi eventi sportivi servono per dare fiato all'economia di una nazione che li ospita. Lo dimostrano la storia e le analisi scientifiche svolte in occasione delle più recenti manifestazioni sportive mondiali. E servono soprattutto se si combinano, in modo virtuoso, con la nuova esigenza della sostenibilità, da un lato, e dell'eredità dall'altro.

Sostenibile, ovvero un evento che non debba necessariamente (come avvenuto ad esempio per le Olimpiadi in Cina del 2008, o per i Giochi invernali di Sochi in Russia nel 2004) realizzare tutta una serie di nuove strutture dedicate, ma sappia ammodernare e valorizzare, per quanto possibile, l'esistente. Ispirato alla legacy, inoltre, se gli spazi e le strutture riservate all'evento saranno poi “lasciati in eredità” per essere utilizzati sia per altre manifestazioni di livello internazionale, sia ad uso dei residenti nell'area.

Lasciare un'eredità concreta

Alessandro Benetton, riferendosi ai Mondiali di sci di Cortina 2021, nel suo ruolo di presidente della Fondazione che li organizza, ha sostenuto proprio che: “Il grande evento può fare la differenza, come hanno dimostrato le Olimpiadi di Torino e l'Expò di Milano. Ed il nostro impegno, come Fondazione 2021, è quello di lasciare un'eredità concreta per il futuro. Fare in maniera che i giovani possano continuare a vivere a Cortina, che non debbano scappare.”

Ed altrettanto è quello che si propone chi ha promosso i Giochi Milano Cortina 2026. Dopo la festa, scoppiata alle 18,00 del 24 giugno 2019 con la proclamazione di Milano Cortina quali sedi dei Giochi olimpici e paralimpici invernali 2026, adesso è il tempo del lavoro. Obiettivo: le grandi manifestazioni per rilanciare il futuro della montagna.

(Articolo scritto per il periodico Altro&Oltre, luglio 2019)