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PostHeaderIcon Sciare con i social network: Francesco Jori scrive...

"Non è mai troppo presto. Se volete arrivare carburati a dovere per la stagione invernale sulle piste di sci, meglio prendersi avanti e ripassare per bene l’attrezzatura. Includendo, tra sci e scarponi, tute e guanti, un accessorio certo non indispensabile ma di comprovata utilità: una guida all’amplissimo carosello del Dolomiti Superski che Stefano Vietina ha appena sfornato con Tiziana Fattor, e che l’autore ha avuto l’avvertenza di confezionare in formato tascabile, in modo da poter essere “tenuto addosso” e consultato al bisogno. Con in più un’idea decisamente innovativa: sciare con i social network, come segnala il libro fin dal titolo. Spiegata dal sottotitolo: “40 anni di discese sulle Dolomiti e lo sviluppo sul web”.

Quarant’anni sono decisamente tanti, al giorno d’oggi: nel 1974 per dire, il bancomat doveva ancora nascere in Italia. Nasceva invece in quell’anno il Dolomiti Superski, a cavallo tra Veneto e Trentino-Alto Adige, che ha saputo diventare verosimilmente il più grande comprensorio sciistico del mondo: all’epoca includeva sei zone, 250 impianti di risalita e 740 chilometri di piste; ora comprende dodici aree cui fanno capo 130 società di impianti, 450 impianti di risalita e 1.200 chilometri di piste. Un carosello concentrato in una tessera a microchip, che diventa un vero e proprio passaporto delle nevi per gli appassionati delle discese, consentendo loro una varietà di scelta senza precedenti. Potenziato da tempo, per giunta, con un sistema di innevamento programmato che vanta una “potenza di fuoco” di circa 4.700 cannoni sparaneve, in grado di sopperire a qualsiasi bizza del meteo.

L’idea innovativa di Vietina è di agganciare questo patrimonio al variegato mondo dei social network, vero e proprio tam-tam elettronico che mette gli sciatori di ogni dove in collegamento tra loro, e che lo stesso Consorzio che gestisce il Dolomiti Superski utilizza in pieno, e al meglio (la sua pagina Facebook, per dire, conta oggi su oltre 120mila followers spontanei; e ad essa bisogna aggiungere Twitter, Youtube e Instagram). Oltre a spiegare tutto ciò, il libro è anche un’agile guida alle singole aree del Dolomiti Superski, presentando per ciascuna di esse sintetiche ma esaustive schede comprensive delle informazioni di base per chi voglia saperne di più. Da notare che il volume prende spunto da una tesi di laurea discussa all’Università di Padova, “Sciare con i social network”, elaborata da Tiziana Fattor con Stefano Vietina quale relatore. Solo una delle poliedriche attività dello stesso Vietina, giornalista ed esperto di comunicazione.

E siccome ogni prodotto ben riuscito ha la sua ciliegina, l’autore ci ha piazzato sopra un intero cesto di ciliegie, con un’ampia intervista al mitico Gustav Thoeni, indimenticato leader della “valanga azzurra” degli anni Settanta: uno che gli sci li ha infilati per la prima volta a soli 4 anni, con due pali di legno piallati dal nonno e punta curvata con l’acqua bollente, e che ha vinto la sua prima gara a 13, sul Bondone; imparando e allenandosi nella sua Trafoi, su percorsi rudimentali tracciati con paletti di pino piantati nella neve, e risalendo dopo ogni discesa a scaletta perché gli impianti funzionavano solo nella stagione turistica. Ma che poi è diventato uno dei più grandi campioni di tutti i tempi, dall’esordio in Coppa del Mondo del 1969, vincendo un gigante in val d’Isère, e mettendo assieme negli anni successivi quattro Coppe generali, cinque di specialità, tre medaglie olimpiche e sette mondiali, e 69 podi in Coppa del Mondo, di cui 24 vittorie. Ma soprattutto una fama, un’ammirazione e un rispetto che solo i grandi campioni, e i veri uomini, sanno conquistarsi.

Francesco Jori

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